Trailer di Drop: I protagonisti di White Lotus e 1923 minacciati da un genio del male in un thriller Blumhouse emozionante

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Il primo trailer di Drop è stato recentemente rilasciato, offrendo un’anteprima di questo intenso thriller horror prodotto da Blumhouse. Diretta da Christopher Landon, noto per il suo lavoro in Happy Death Day (2017), la pellicola racconta la storia di una donna durante un primo appuntamento che prende una piega oscura quando riceve messaggi minacciosi riguardanti suo figlio. Il cast di Drop include Meghann Fahy, conosciuta per la serie The White Lotus, nel ruolo principale di Violet, e Brandon Skelnar, attore di 1923, nel ruolo del misterioso Henry.

Significato Del Trailer Di Drop

Un Classico Thriller Blumhouse

Il trailer di Drop presenta una tipica struttura dei film Blumhouse, che solitamente producono da cinque a otto film all’anno nel genere horror. L’azienda segue un modello di business unico, caratterizzato da concezioni elevate, attori conosciuti e budget inferiori ai 20 milioni di dollari. Il film sembra soddisfare questi criteri, con la storia che si svolge principalmente in due località: la casa di Violet e un ristorante elegante.

Il trailer suggerisce che Drop si avvicinerà maggiormente al thriller rispetto all’horror, senza vere e proprie scene di salto. Il fulcro della trama risiederà nei tentativi di Violet di scoprire chi all’interno del ristorante invia le minacce, mentre il colpevole inizia ad eliminare le persone che la circondano. Tra gli attori presenti si possono trovare:

  • Violett Beane
  • Ed Weeks
  • Travis Nelson
  • Jeffery Self
  • Gabrielle Ryan

Analisi Del Trailer Di Drop

Ingredienti Per Un Successo

Con una trama così circoscritta, gran parte del successo del film dipenderà dalla qualità della sceneggiatura e dalle performance attoriali. The White Lotus suggerisce che Fahy sia all’altezza del compito, mentre Skelnar, già apprezzato in 1923, si dimostra una solida seconda guida.

Come tipico per i thriller horror Blumhouse, Drop promette colpi di scena narrativi inaspettati, con la maggior parte dei personaggi che potrebbero non essere chi sembrano realmente. La direzione di Landon, esperienza consolidata con Happy Death Day e il suo sequel, fa ben sperare in un’altra vittoria per Blumhouse.

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