Film di stephen king da rifare che conquista

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Il vasto patrimonio cinematografico tratto dalle opere di Stephen King rende evidente come molte produzioni abbiano beneficiato di rinnovamenti o rivisitazioni. La prolificità dell’autore nel campo delle trasposizioni ha portato alla creazione di numerosi film e serie TV, alcuni diventati veri e propri classici, altri meno fortunati. In questo contesto, alcune pellicole considerate deludenti o troppo datate potrebbero meritare una nuova interpretazione, più fedele al testo originale o più efficace dal punto di vista narrativo e visivo.

dreamcatcher (2003)

contesto e critica della versione originale

Dreamcatcher, scritto da Stephen King dopo il grave incidente del 1999 che quasi gli costò la vita, è un romanzo complesso incentrato su quattro amici con capacità psichiche che si riuniscono durante una battuta di caccia, trovandosi ad affrontare un’invasione aliena. Il film del 2003, diretto da Lawrence Kasdan con un cast di rilievo tra cui Morgan Freeman e Timothy Olyphant, è stato un fallimento sia di critica che di incassi. La pellicola soffriva di una sceneggiatura disordinata e di scelte narrative discutibili.
Nonostante i limiti evidenti, il materiale presenta spunti inquietanti e idee affascinanti come il personaggio rinchiuso nel proprio “magazzino dei ricordi” sotto l’assalto alieno. Un nuovo adattamento potrebbe valorizzare questi elementi e offrire una versione più fedele e coinvolgente della storia.

christine (1983)

il film di John Carpenter e le possibilità future

Christine, diretto da John Carpenter in seguito al fallimento de The Thing, rappresenta uno degli adattamenti più amati tra quelli ispirati ai libri di King. Nonostante Carpenter non nutrisse grande passione per la fonte originale — avendo anche subito licenziamenti legati a progetti precedenti — il film ha trovato successo tra i cultori del genere. La narrazione si concentra sulla storia di un’auto posseduta che esercita un’influenza maligna sui giovani protagonisti.
Dopo oltre quarant’anni dall’uscita, si prospetta l’opportunità di realizzare una rivisitazione più fedele all’originale letterario, aumentando suspense e terrore. Nel 2021 era stata annunciata una possibile riedizione diretta da Bryan Fuller, ma lo sviluppo sembra essersi arenato.

the dark half (1993)

una storia sulla dualità dell’autore

The Dark Half, pubblicato come romanzo nel ’89, affronta temi profondi legati alla doppia identità: l’autore viene perseguitato dal suo alter ego malvagio nato dalla pseudonimia Richard Bachman. Il film del ’93 si ispira a questa idea attraverso la figura di uno scrittore tormentato che vede il suo lato oscuro prendere vita per causargli danni irreparabili.
Purtroppo la trasposizione cinematografica risulta piatta e poco incisiva rispetto alla potenzialità narrativa della storia originale. Un revival potrebbe approfondire meglio i concetti sottesi al dualismo tra bene e male nell’artista.

maximum overdrive (1986)

il regista Stephen King e il suo unico film

Maximum Overdrive, basato sul racconto breve Trucks, rappresenta l’unico lavoro alla regia dello stesso King. Realizzato durante un periodo turbolento caratterizzato da dipendenze ed errori produttivi, il film mostra macchine assassine che prendono vita contro gli umani in modo piuttosto ingenuo ma divertente nella sua semplicità.

Poco apprezzato per recitazione scadente e trama debole, può comunque essere reinterpretato con toni più maturi o ironici in una futura versione cinematografica. Registi come Ozgood Perkins o Eli Roth potrebbero sfruttare appieno questa premessa per creare un horror sovversivo sui robot ribelli.

graveyard shift (1990)

I difetti della prima versione

Graveyard Shift, ambientato in una fabbrica infestata da roditori antropofagi, trae origine da uno dei racconti meno raffinati dell’autore. La pellicola si distingue per effetti speciali rudimentali e interpretazioni sopra le righe come quella di Brad Dourif; Manca della pungente ironia tipica delle storie originali.

A distanza di decenni si può ipotizzare un remake capace di esplorare meglio i temi dell’alienazione lavorativa e dello sfruttamento industriale attraverso tecniche visive aggiornate e sceneggiature più attente ai dettagli socio-economici sottesi alla vicenda.

cell (2016)

L’adattamento cinematografico fallimentare rispetto al libro originale

Cell, scritto dall’autore nel periodo in cui dichiarava di non possedere nemmeno un telefono cellulare, immagina un mondo post-apocalittico dominato da zombie creati tramite onde radio cellulari misteriose. Sebbene interessante nella sua premessa—resta comunque uno degli adattamenti meno riusciti dei lavori kingiani recenti.

Con Samuel L. Jackson e John Cusack nel cast principale, la versione cinematografica del 2016 risulta povera d’effetti speciali efficaci ed estremamente noiosa rispetto all’intensità del romanzo. Un reboot potrebbe puntare su toni più oscuri ed efficaci per valorizzare questo universo disturbante ancora attuale considerando l’attualità tecnologica.

thinner (1996)

la versione originale: divertente ma datata

Thinner», narra le disavventure di un avvocato sovrappeso colto da una maledizione che lo fa dimagrire fino all’esaurimento. Il film mantiene quell’atmosfera morbosamente divertente tipica delle prime trasposizioni kingiane degli anni ’90 ma appare ormai superato dal punto vista stilistico e narrativo.

Sarebbe interessante pensare a nuove interpretazioni affidate a registi come Sam Raimi o Ari Aster che possano arricchire la narrazione con toni black comedy più moderni ed espliciti nelle tematiche morali sottese alla vicenda stessa.

needful things (1993)

L’evoluzione possibile del concept originario

Needful Things», con Max Von Sydow nei panni del villain principale, proponeva già nel ’93 una storia intrigante su negozi misteriosi dove tutto ha un prezzo superiore al denaro: l’anima stessa. La versione cinematografica resta discreta ma troppo “safe”, senza approfondire appieno le implicazioni oscure del racconto originale.
Un remake moderno potrebbe aumentare la qualità produttiva puntando su effetti speciali avanzati ed elementi critici contemporanei riguardanti consumismo sfrenato ed etica morale moderna.

silver bullet (1985)

 

Sono molte le personalità coinvolte nelle varie produzioni:
  • – Personaggi principali: Gary Busey, Corey Haim
  • – Regista: Daniel Attias
  • – Cast secondario: Everett McGill
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  • – Altri membri importanti: Megan Follows
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  • – Produzione internazionale con vari collaboratori.
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  • – Progetti futuri potenziali coinvolgendo registi come Eli Roth o Mike Flanagan..

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