Elizabeth Harvest: curiosità sul film con Abbey Lee e Ciarán Hinds

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Il cinema contemporaneo propone spesso opere che esplorano i confini tra scienza, etica e identità umana attraverso narrazioni innovative e ricche di colpi di scena. Un esempio emblematico è il film Elizabeth Harvest, presentato in anteprima al South by Southwest nel marzo del 2018. Questo lungometraggio si distingue per una trama avvincente, ambientazioni suggestive e un cast di rilievo, offrendo spunti di riflessione sui temi della clonazione e della percezione dell’identità.

la trama di Elizabeth Harvest

una vita apparentemente perfetta tra scienza e segreti

La storia ruota attorno a Elizabeth, che sposa l’affermato scienziato Henry Kellenberg. La coppia si trasferisce in una villa isolata, dove Elizabeth convive con la governante biologa Claire e con il figlio cieco di Henry, Oliver. La vita quotidiana appare ricca di lusso e attenzioni, ma c’è una regola fondamentale: non bisogna mai entrare in una stanza chiusa a chiave.

scoperta dei cloni e conseguenze drammatiche

L’improvvisa curiosità di Elizabeth la porta a violare il divieto, scoprendo così copie identiche di sé stessa create dal marito. Questa rivelazione scatena una serie di eventi tragici: Henry uccide Elizabeth con la complicità di Claire e Oliver. Dopo sei settimane, un nuovo clone si presenta come Elisabeth successiva, sposando nuovamente Henry. Questa volta la clone riesce a ribellarsi, uccidendo il marito. La vicenda si complica ulteriormente quando Oliver imprigiona la nuova Elizabeth, costringendola a leggere il diario della biologa Claire.

svelamento della verità e finali sconvolgenti

Dalla lettura del diario emerge che l’Elizabeth originale è morta per una malattia genetica. Il dottore ha tentato di riportarla in vita tramite clonazione, dando origine a molteplici copie. Oliver stesso risulta essere un clone, cresciuto sotto l’effetto della gelosia del padre biologico. L’ultima clone tenta la fuga ma viene fermata da un sesto clone che uccide Oliver ed è ferita mortalmente. Prima di morire, trasmette al nuovo clone le informazioni contenute nel diario.

dettagli sulla produzione e curiosità su Elizabeth Harvest

  • I nomi principali sono Henry ed Elizabeth, richiamando i personaggi del classico “Frankenstein” (1931). La donna secondaria si chiama Claire; questo nome richiama la sorellastra di Mary Shelley.
  • Abbey Lee, protagonista del film, aveva già interpretato ruoli simili in altri lavori come “The Neon Demon”, dove recitava baciando il proprio riflesso nello specchio.
  • L’ispirazione principale deriva dalla fiaba francese “Barbablù” (“Barbe bleue”) di Charles Perrault. La storia originale narra di un uomo che elimina le mogli entrando in stanze proibite; nel film questa tematica viene reinterpretata attraverso il tema dei cloni uccisi dal loro creatore afflitto dal lutto per la perdita della prima moglie.
  • Sul piano cinematografico ci sono paralleli anche con “Psycho” (1960), dove Janet Leigh viene assassinata dopo 49 minuti dall’inizio; nel film invece Abbey Lee muore dopo soli 25 minuti per mano di un uomo turbato dalla perdita della propria consorte.

Nomi dei personaggi principali:
  • Henry Kellenberg
  • Elizabeth (clone)
  • Claire (governante)
  • Oliver (figlio cieco)

Sono presenti anche numerosi altri personaggi secondari legati alla trama complessa delle riproduzioni umane artificiali e alle dinamiche psicologiche degli individui coinvolti.

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