Serie TV che hanno brillato nella prima stagione e poi sono crollate

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Il panorama delle serie televisive è caratterizzato da una vasta gamma di produzioni che, nonostante le aspettative, spesso non riescono a mantenere il livello di qualità raggiunto nella loro prima stagione. Alcuni show, infatti, mostrano un picco di successo già nel debutto, rendendo difficile la crescita o la continuità in stagioni successive. Questo articolo analizza alcune tra le serie più iconiche che hanno visto il loro apice nel primo ciclo narrativo, evidenziando come molte abbiano perso smalto con l’avanzare delle stagioni.

prison break

Fin dal titolo, Prison Break si presentava come una storia centrata sulla fuga da un carcere di un gruppo di detenuti. La prima stagione racconta con precisione la strategia di Michael Scofield, che si fa incarcerare volontariamente per salvare suo fratello ingiustamente condannato. La narrazione si concentra su questo piano perfetto e sul tentativo di evadere dalla prigione del Fox River.
Al termine della prima stagione, i protagonisti riescono nell’impresa e la storia sembra conclusa. In seguito, la serie tenta di rilanciarsi con una seconda stagione incentrata sulla fuga e sulla vita in fuga dai sistemi di giustizia, assumendo toni più simili a The Fugitive. Questa fase si trasforma presto in una trama complottista forzata e meno convincente.

heroes

Heroes ha debuttato con uno dei primi cicli televisivi più acclamati degli ultimi anni. La prima stagione si distingue come uno dei capitoli più memorabili della serialità moderna grazie alla sua originale interpretazione del genere supereroistico e alla capacità di tradurre in episodi televisivi lo stile dei fumetti. Quando venne trasmessa, sembrava potesse diventare il nuovo punto di riferimento come Lost.
Con l’arrivo della seconda stagione, La narrazione rallenta drasticamente e perde quella vitalità iniziale. Le stagioni successive adottano toni sempre più cupi e deprimenti per adattarsi alle nuove tendenze del cinema supereroistico post-Nolan. Il risultato è un calo evidente della qualità complessiva dello show.

the last of us

The Last of Us ha riscosso grande successo grazie alla sua prima stagione fedele all’omonimo videogioco. Gli attori Pedro Pascal e Bella Ramsey sono riusciti a catturare perfettamente il rapporto tra Joel ed Ellie — cuore pulsante della narrazione — mentre le modifiche apportate al materiale originale sono state accolte positivamente.
Dopo questa introduzione promettente, la seconda stagione ha evidenziato problemi significativi: ha interpretato male alcuni aspetti fondamentali del secondo videogioco e ha introdotto cambiamenti che hanno indebolito la coerenza narrativa. La rappresentazione del personaggio di Ellie diventa meno credibile e più infantile rispetto all’originale.

glee

Glee, nato come serie musicale fresca ed innovativa, ha avuto un successo immediato nella sua prima annata grazie al suo umorismo nero e alla sincerità dei giovani protagonisti. Questa prima stagione si concentrava sulla purezza delle emozioni dei personaggi principali senza lasciarsi sopraffare dall’eccesso di guest star o storyline secondarie troppo elaborate.
Purtroppo, l’allungamento della produzione fino a sei stagioni ha portato ad un progressivo esaurimento delle idee originali. Il ritmo iniziale si perde quando lo spettacolo dà spazio a celebrità ospiti piuttosto che ai personaggi principali; così facendo, Glee finisce per perdere il suo spirito autentico.

killing eve

Killing Eve aveva iniziato come una delle serie più originali degli ultimi tempi: un duello intellettuale tra una detective brillante interpretata da Sandra Oh e una assassina altrettanto intelligente interpretata da Jodie Comer. La prima stagione si distingue per il tono brillante ma oscuro dell’intera narrazione.
Dopo un secondo ciclo molto forte, le stagioni successive perdono slancio: i copioni diventano meno incisivi mentre le attrici mantengono intatta la loro chimica sul set. La mancanza di un showrunner stabile con visione coerente contribuisce al declino qualitativo dello show dopo il terzo ciclo narrativo.

fargo

L’adattamento televisivo del film cult dei Coen Brothers ha sorpreso molti detrattori grazie alla capacità del creatore Noah Hawley di catturare lo spirito dark humor dell’opera originale pur raccontando storie nuove sotto forma di antologia.
Col passare delle stagioni l’originalità si affievolisce: le prime due annate sono considerate tra le migliori dell’intera serie mentre gli episodi successivi risultano meno convincenti o troppo forzati nel tentativo di replicare il successo iniziale.

personaggi principali presenti nelle serie menzionate:

  • Prison Break: Michael Scofield (Wentworth Miller), Lincoln Burrows (Dominic Purcell)
  • Heroes: Peter Petrelli (Milo Ventimiglia), Hiro Nakamura (Masi Oka), Claire Bennet (Hayden Panettiere)
  • The Last of Us: Joel (Pedro Pascal), Ellie (Bella Ramsey)
  • Glee: Rachel Berry (Lea Michele), Finn Hudson (Cory Monteith), Kurt Hummel (Chris Colfer)
  • Killing Eve: Eve Polastri (Sandra Oh), Villanelle (Jodie Comer)
  • Fargo: Lester Nygaard (Martin Freeman), Malvo (Billy Bob Thornton)

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