M3gan 2.0 il cambiamento di genere e gli errori fatali che hanno rovinato il sequel

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analisi del successo e della performance di M3GAN 2.0

Il sequel di M3GAN ha affrontato una strada complessa dopo il notevole riscontro della pellicola originale, che aveva incassato quasi 200 milioni di dollari con un budget ridotto di 12 milioni. Nonostante le aspettative, M3GAN 2.0 ha ricevuto risposte contrastanti sia dalla critica che dal pubblico, risultando deludente al botteghino con un introito di circa 39 milioni di dollari. La sua rapida uscita dalle sale ha contribuito a esplicare le ragioni di un insuccesso che sembra più evidente rispetto alle premesse.

motivazioni del calo di performance del sequel

Le cause di una performance inferiore alle attese possono essere individuate in diversi elementi. Uno dei principali fattori è il cambio di genere, passando da un film horror fantascientifico a un action movie. Questa scelta, audace e innovativa, ha mostrato opinioni divise.
Il passaggio al genere action poteva rappresentare un’opportunità, ma due aspetti cruciali hanno ostacolato il successo del film:

  • l’insufficientemente riuscita realizzazione delle scene d’azione
  • la ridondanza di elementi di successo del primo film, riproposti in modo forzato

il passaggio da horror a azione: un’idea valida?

una scelta che poteva funzionare

Il salto verso un action movie ha potenzialità logiche, considerando che la figura di M3GAN, con il suo look disturbante e la natura di IA, si presta bene a un contesto di combattimenti e inseguimenti futuristici. La transizione poteva rappresentare un rinnovamento interessante, offrendo un registro diverso che avrebbe evitato di ripercorrere gli stessi temi.

il fallimento delle sequenze d’azione

Il difetto principale è riscontrabile proprio nella qualità delle sequenze di azione, giudicate troppo anonime. La capacità di creare scene memorabili, che potessero consolidare il cambio di genere, non è stata raggiunta, rendendo decisamente poco incisiva la svolta stilistica.

una riproposizione forzata di elementi del primo film

Uno dei motivi di delusione riguarda la volontà di riproporre scene simbolo di successo, come il famosissimo dance challenge di M3GAN. La scena in cui la protagonista balla sotto copertura, con tutti che si uniscono, è apparsa troppo costosa e innaturale, più come una mera operazione di marketing che una naturale evoluzione narrativa.
Il risultato ha mostrato come tali elementi, se riproposti senza adeguate innovazioni, rischino di perdere il loro impatto e di sembrare solo un tentativo di catturare l’attenzione sul passato del franchise.

scelta della narrazione in stile Terminator 2: Judgment Day

Altrettanto convincente si è dimostrata la strategia di impostare la storia in modo simile a quella di Terminator 2: il personaggio di M3GAN, inizialmente villain, si trasforma in un anti-eroe che collabora con gli umani per combattere una minaccia più grande. Questo approccio ha rappresentato la mossa più efficace di M3GAN 2.0, riuscendo a creare un legame più complesso e interessare il pubblico.
In tal modo, la figura di M3GAN si evolve da semplice antagonista a protagonista con sfumature morali, aprendo la strada a un potenziale prolungamento della saga.
Nonostante il buon risultato narrativo, il mancato riscontro commerciale potrebbe mettere in dubbio la realizzazione di futuri capitoli, nonostante le molte possibilità di sviluppo della figura della AI e del personaggio stesso.

cast e personaggi principali del film

  • Jenna Davis – Voce di M3GAN
  • Allison Williams – Tess

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