L’idea alternativa di Stephen Amell per la fine di arrow è migliore di quella originale
la fine di arrow: una conclusione insoddisfacente e le critiche di stephen amell
Il celebre serial Arrow ha segnato un’epoca nel panorama delle produzioni supereroistiche, andando in onda dal 2013 al 2020. La serie, centrale nell’Arrowverse, ha avuto un finale che ha lasciato molti fan delusi e discussioni ancora attive. In questo articolo, si analizzano i motivi dietro questa insoddisfazione condivisa, con riferimenti alle dichiarazioni di Stephen Amell, interprete del protagonista Oliver Queen, e alle dinamiche che hanno condotto alla conclusione dello show.
le ragioni di una conclusione prevedibile e affrettata
la durata limitata dell’ultimo ciclo
Il settimo e ottavo ciclo di Arrow hanno mostrato un deciso cambio di rotta rispetto alle stagioni precedenti, con un numero ridotto di episodi. La stagione finale, composta da soli 10 episodi, si è concentrata principalmente sulla preparazione al grande crossover “Crisis on Infinite Earths” e sulla creazione di un cliffhanger che anticipava la fine di Oliver Queen. Questa riduzione di episodi ha limitato la possibilità di narrare una storia di addio approfondita e organica.
l’impatto del crossover “crisis on infinite earths”
La saga “Crisis on Infinite Earths”, che rappresenta uno dei più grandi eventi dell’Arrowverse, ha monopolizzato la stagione finale. La sua presenza ha portato a una sovrapposizione di trame e a una fatalità nel sacrificio di Oliver Queen, che ha reso impossibile dedicare al personaggio un finale più soddisfacente e in linea con il suo percorso.
critiche di stephen amell e il desiderio di un addio più autentico
la richiesta di una stagione conclusiva più lunga
Durante il Motor City Comic Con del 2025, Stephen Amell ha sottolineato come lo show avrebbe meritato un’ultima stagione più estesa per offrire un adeguato e rispettoso epilogo a Oliver Queen. Secondo l’attore, le sei prime stagioni di Arrow si distinte per 23 episodi ciascuna, dando spazio a sviluppo dei personaggi, sottotrame e premesse future. La stagione finale, invece, si è ridotta a 10 episodi, comprimendo la narrazione e sacrificando il ritmo necessario per il naturale addio del personaggio.
il dilemma di un finale troppo costruito sul macrocosmo
Il grosso delle ultime puntate si è focalizzato sull’imminente minaccia cosmica e sui grandi eventi interdimensionali, distaccandosi dalle radici street-level di Oliver Queen. La presenza di villain e minacce che oltrepassavano i confini di Star City ha spinto lo show verso trame troppo ambiziose, lontane dal nucleo narrativo di vigilante e di lotta al crimine urbano che ha caratterizzato la serie fin dall’inizio.
suggestioni per un finale più coerente con l’anima di arrow
una conclusione incentrata sul contesto di città
Per molti spettatori, lo show avrebbe dovuto concludersi con un episodio più intimo e realistico, dedicato alla battaglia contro villain locali o emergenti, piuttosto che a una lotta di proporzioni cosmiche. Oliver Queen merita di essere ricordato come un eroe di quartiere, dedicato a salvare Star City dalla corruzione e dal crimine, e non come un martire del multiverso.
Le principali figure coinvolte e figure di rilievo che hanno caratterizzato la serie e il suo finale includono:
- Stephen Amell – Oliver Queen / Green Arrow
- David Ramsey – John Diggle / Spartan