Happy face episodio 3: le 6 grandi differenze dalla vera storia e le imprecisioni

La nuova serie drammatica di Paramount, Happy Face, trae ispirazione dai crimini reali del noto serial killer Keith Hunter Jesperson, comunemente conosciuto come il “Happy Face Killer”. La narrazione non si propone di rispettare fedelmente i fatti storici. La trama ruota attorno alla figlia di Jesperson, Melissa, e all’impatto devastante che le atrocità commesse dal padre hanno avuto sulla sua vita e su quella delle persone a lei vicine.
la narrativa e le differenze con la realtà
Fin dall’episodio 2 della serie, è emerso chiaramente che l’arco narrativo principale non segue rigidamente i fatti. È fondamentale sottolineare che Happy Face è ispirato a persone reali e eventi legati a Jesperson, ma non intende rappresentare una cronaca accurata degli avvenimenti. I nomi dei personaggi basati su figure storiche sono stati cambiati, rendendo difficile distinguere tra realtà e finzione.
fatti e invenzioni nella trama
- Melissa ha effettivamente trovato il padre mentre uccideva gatti.
- Non esiste un misterioso nono omicidio irrisolto associato a Jesperson.
- I dettagli riguardanti le lettere firmate con faccine sorridenti sono veri.
- Melissa ha partecipato a talk show per discutere dell’impatto delle azioni del padre sulla sua vita.
le lettere di keith jesperson a melissa
Nell’episodio 3, viene mostrato Ivy mentre esamina numerose lettere da Keith accumulate nel tempo da Melissa. Sebbene Jesperson sia un prolifico scrittore di lettere, molte di esse rimangono non lette. Le poche che vengono aperte sono solitamente filtrate dal marito di Melissa per proteggerla dai contenuti più disturbanti.
l’interesse fittizio della figlia di melissa
Il subplot riguardante la figlia adolescente di Melissa, Hazel, è quasi completamente inventato. In realtà, la figlia di Melissa ha appreso della figura del nonno quando aveva dieci anni e non ha mai desiderato alcun tipo di relazione con lui.
incontro con il figlio di una vittima
L’incontro tra Melissa e Don Findlay, il figlio dell’ultima vittima del padre, è stato molto diverso rispetto a quanto mostrato nella serie. Il vero incontro avvenne in un caffè sul mare ed ebbe inizio con un abbraccio emozionante piuttosto che con conflitti violenti.
assenza di un cellulare segreto
L’idea che Keith Jesperson possedesse un cellulare segreto per comunicare con Melissa è probabilmente una pura invenzione narrativa. Nella realtà, il contatto significativo tra loro si è interrotto da oltre dieci anni.
- Membri del cast:
- Dennis Quaid – interpretando Keith Jesperson
- Annaleigh Ashford – nel ruolo di Melissa Moore