8 episodi di star trek da non perdere assolutamente prima che sia troppo tardi

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L’universo di Star Trek si estende tra numerosi episodi e film, alcuni dei quali riscuotono ancora grande interesse per le possibilità alternative che offrono. Recentemente, l’editrice IDW ha annunciato il ritorno di Star Trek: Deviations, una serie di minuteggi comic show che esplorano momenti critici della saga attraverso filoni narrativi alternativi. Questi episodi rappresentano un confronto con possibilità “what if”, proponendo il franchising sotto una luce differente rispetto alle scelte canoniche. In questo contesto, viene analizzata la possibilità di rivisitare otto eventi chiave attraverso nuove prospettive, come già avvenuto con alcune storie già pubblicate.

“Q Who”: un episodio decisivo di Star Trek: The Next Generation

Tra gli altri, uno dei momenti più influenti nella storia della saga è rappresentato dall’episodio “Q Who”, capitolo fondamentale della seconda stagione di Star Trek: The Next Generation. Qui, si approfondisce la presenza dei Borg, una delle razze aliene più temute e enigmatiche, e il loro impatto sulla Federazione.
nei dettagli, il capitano Picard e il suo equipaggio si confrontano con uno degli avversari più spaventosi dell’universo di Star Trek, il colossale Borg cube, e la minaccia di assimilazione ha segnato un punto di svolta nel rapporto tra gli umani e gli alieni. La storia si sviluppa in un’epoca in cui i Borg avevano già lasciato tracce nel quadrante Delta, anche prima del primo contatto ufficiale, e il ruolo di Q come catalizzatore di questa invasione diventa centrale.

Il punto di svolta rappresentato dall’episodio risiede nella scoperta che la presenza dei Borg nel quadrante Alpha potrebbe essere antecedente rispetto alle prime interazioni ufficiali. La narrazione suggerisce che, se Q non avesse interferito, la Federazione potrebbe non essere mai stata in grado di prepararsi adeguatamente a questa minaccia, che avrebbe potuto estendersi incontrollata e devastante.

“Cosa succederebbe se Voyager non fosse mai stata inviata nel Quadrante Delta?”

Senza Voyager, la minaccia Borg potrebbe ancora incombere sull’universo

Durante le sette stagioni di Star Trek: Voyager, l’equipaggio, sotto la guida del capitano Janeway, ha affrontato diverse sfide, tra le quali l’incontro con i Borg. Dopo l’addizione di Seven di Nove, la sperimentazione di tecnologie anti-Borg ha contribuito alla progressiva debilitazione della Collettività, portando infine alla sua caduta definitiva.
Se il trasporto di Voyager nel Quadrante Delta non fosse mai avvenuto, questa serie di eventi non si sarebbe verificata, lasciando forse i Borg in possesso di tecnologie e strategie ancora più avanzate. La sconfitta definitiva del Collective, avvenuta grazie a un virus sviluppato dall’ex drone e componente di Voyager, potrebbe pertanto essere un risultato improbabile o molto diverso.

“Qualora Data avesse ottenuto il chip dell’emozione prima?”

Le esitazioni di Data nell’attivare il chip delle emozioni

Il droide Data rappresenta un caso unico nella storia di Star Trek. La sua ricerca di comprensione delle sfumature umane si conclude con l’installazione del chip delle emozioni, creato dal dottor Noonian Soong. Prima di questa scelta, Data manifestava seri dubbi, soprattutto in relazione alla sua storia familiare, in particolare con Lore, il cui comportamento malvagio aveva sollevato sospetti e timori.
Se lo sviluppo del chip fosse stato accelerato o se Data non fosse stato frenato dalle sue riserve emotive, potrebbe aver preso decisioni diverse, potenzialmente pericolose, rischiando di cadere in comportamenti malevoli come quelli di Lore.

“E se la supernova romulana non fosse mai avvenuta?”

L’importanza della supernova romulana nella storia di Star Trek

La supernova romulana, esplosa nel XIII secolo stellare, ha segnato un momento decisivo nelle vicende galattiche. Questo evento ha causato il declino politico e militare dei Romulani, favorendo l’ascesa di altre potenze e la riformulazione degli equilibri del quadrante. La catastrofe ha anche preceduto la formazione di linee temporali alternative, come quella di Kelvin.
Se questa supernova non fosse avvenuta, il panorama politico galattico avrebbe potuto mantenere uno status quo differente, e forse l’Alto Comando Romulano avrebbe continuato ad esercitare influenza sul quadrante. La ricompatta tra Romulani e Vulcani avrebbe potuto seguire percorsi molto diversi, alterando significativamente lo sviluppo delle alleanze e delle guerre.

“Se il dottor Bashir si fosse unito a Section 31”

Julian avrebbe potuto distruggere la organizzazione dall’interno?

In Star Trek: Deep Space Nine, Section 31 emerge come organizzazione segreta con finalità spesso discutibili. La proposta di reclutare Julian Bashir si scontra con il suo rifiuto iniziale, anche se il misterioso gruppo cercava di influenzarlo. Immaginare un suo coinvolgimento attivo, volto a smascherare e smantellare la setta, lascia aperte molte possibilità di sviluppo narrativo.
Se Bashir avesse deciso di accettare, potrebbe aver portato alla luce pratiche illecite interne o addirittura contribuito a un collasso interno di Section 31, alterando così l’equilibrio tra le forze di sicurezza galattiche.

“Se il capitano Archer non avesse svelato l’inganno vulcaniano a P’Jemm”

L’incidente di P’Jemm come alleato strategico e pericoloso

Nel primo episodio di Star Trek: Enterprise, Archer denuncia pubblicamente un attacco degli Andoriani contro P’Jemm, smascherando una rete di sorveglianza vulcaniana su un pianeta monastico. Questo gesto ha favorito l’instaurazione di alleanze tra umani e Andoriani, oltre a contenere l’influenza vulcaniana.
Se Archer avesse scelto di non intervenire, persino mantenendo il silenzio sull’inganno, il quadro avrebbe potuto evolversi in modo diverso, consentendo ai Vulcani di continuare operazioni di sorveglianza clandestine e influenzamento nell’universo fino a un momento successivo, probabilmente alterando la nascita del futuro sistema di alleanze che compone la Federazione.

“Se Gul Dukat avesse scatenato i Pah-Wraiths”

Una Federazione indebolita poteva resistere?

Introdotti in Star Trek: Deep Space Nine come entità malvagie legate ai Pleiadiani, i Pah-Wraiths rappresentano una minaccia cosmica di grande portata. Gul Dukat, con le sue ambizioni, si fece loro strumento, assumendo un ruolo di antagonista potente e pericoloso.
Se Dukat avesse vissuto oltre e avesse potuto liberare i Pah-Wraiths, la lotta contro il male si sarebbe estesa a un livello ancora più devastante, mettendo alla prova la resistenza di una Federazione già logorata dalla guerra del Dominio. La loro vittoria o sconfitta in questa ipotesi alternativo rappresenta un punto di grande rilievo narrativo.

“Se i Romulani avessero scoperto l’inganno di Sisko e Garak”

Il ruolo dei Romulani nella vittoria contro il Dominio

Nel corso della Guerra del Dominio, il coinvolgimento dei Romulani si rivelò strategico e decisivo. Sisko e Garak idearono un piano per convincere i Romulani che un’invasione imminente dei Dominion avrebbe colpito anche loro, ottenendo il loro coinvolgimento militare.
Se i Romulani avessero smascherato l’imbroglio, l’esito della guerra potrebbe essere stato molto diverso. La loro assenza avrebbe potuto favorire la vittoria del Dominio, portando a una dominazione totale dell’universo, e confermando quanto questa alleanza fosse un punto di svolta fondamentale.

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