Alien ep 5 finale spiegato: il crash di maginot e il sabotatore svelato

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La serie Alien: Earth si distingue per la sua trama avvincente e ricca di colpi di scena, che combina elementi di fantascienza, mistero e azione. In questo approfondimento vengono analizzati gli sviluppi principali dell’episodio 5, intitolato “In Space, No One… “, rivelando dettagli fondamentali sui personaggi, le trame occulte e i colpi di scena che influenzeranno il proseguo della serie.

il sabotatore a bordo del maginot

la scoperta del vero responsabile

All’inizio dell’episodio, Morrow sospettava che Rahim e il robot Teng fossero i sabotatori presenti sulla nave spaziale Maginot. Emergono prove schiaccianti che indicano come il vero colpevole sia il Capo Ingegnere Petrovich. Sebbene non avesse l’intenzione di liberare gli alieni, un incendio e un’esplosione da lui provocate hanno causato la fuga di due xenomorfi. Questi ultimi hanno sfruttato la loro intelligenza e capacità di inganno per sopravvivere.

Teng aveva segnalato a Morrow che la computer “Mother” poteva essere manipolata: Petrovich si era nascosto tra le aree meccaniche della nave, aveva hackerato i sistemi e aveva pianificato tutto senza farsi scoprire. La sua strategia prevedeva anche l’attivazione di un incendio nel motore della nave, trasformandola da veicolo spaziale in un missile diretto verso la Terra.

l’accordo tra Petrovich e Boy Kavalier

Pianificando il crash della Maginot contro Prodigy City, Petrovich ha concluso un accordo con Boy Kavalier. Quest’ultimo ha consentito al capitano di dirigere intenzionalmente lo scontro verso la città per ottenere i benefici economici promessi. La decisione è stata presa con l’obiettivo di consegnare gli alieni nelle mani di Weyland-Yutani, sfruttando le risorse genetiche create dalla stessa azienda.

Petrovich ha espresso insoddisfazione nei confronti del suo ruolo all’interno della missione e si è lasciato convincere dai soldi promettigli Kavalier. La sua volontà era anche alimentata dal desiderio di ottenere un “nuovo corpo”, attratto dalle innovazioni sui hybrid create dall’azienda.

la decisione di Morrow riguardo Zaveri

una caccia epica ai xenomorfi

L’episodio presenta una delle scene più intense della serie: una lunga corsa tra Zaveri e un Xenomorph adulto. La comandante, ormai in preda al panico ma determinata alla sopravvivenza, tenta invano di mettersi in salvo in una capsula di sicurezza. Alla fine viene uccisa dallo stesso mostro in modo drammatico.

Morrow sceglie consapevolmente di non salvarla: invece di intervenire per aiutarla, sigilla la porta della capsula per proteggersi dall’attacco mortale. Questa decisione dimostra come il suo obiettivo principale sia conservare le provette degli alieni piuttosto che salvare i membri dell’equipaggio.

la figura complessa di Morrow

Nell’epilogo dell’episodio si scopre che Morrow è molto più umano e tormentato rispetto a quanto apparisse inizialmente. Nonostante sia diventato un cyborg dopo aver perso l’arto in passato, egli aveva una figlia deceduta in un incendio domestico all’età di diciannove anni. Questo dettaglio spiega perché abbia dedicato ogni risorsa alla missione volta a riportare gli alieni a Weyland-Yutani: il suo dolore personale alimenta il suo senso del dovere.

  • Personaggi principali:
  • Morrow (capitano)
  • Zaveri (comandante)
  • Kavalier (imprenditore)

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