La Vera Storia del Whiskey Bandit: Scopri il Ladro che Ha Ispirato il Film

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Nimród Antal, regista ungherese con base a Los Angeles, ha guadagnato riconoscimento internazionale grazie al suo film Kontroll, risalente al 2003. Dopo un lungo periodo trascorso a realizzare opere in Hollywood, Antal torna alle sue radici cinematografiche con The Whiskey Bandit, il suo primo lungometraggio ungherese in 14 anni, presentato in anteprima mondiale al Warsaw Film Festival.

La trama di The Whiskey Bandit

Il film trae ispirazione da eventi veri che ruotano attorno alla vita di Attila Ambrus, un rapinatore affascinante noto come un “gentiluomo criminale” e paragonato a Sándor Rózsa, l’equivalente ungherese di Robin Hood. La narrazione inizia con una rapina meticolosamente orchestrata in una banca, condotta dall’eroe baffuto, vestito con occhiali Ray-Ban e giacca di pelle. Successivamente, si fa un tuffo nella sua infanzia, rivelando la figura di Attila (interpretato da Bence Szalay), il bandito del whisky, che racconta la sua vita a un detective (Zoltán Schneider), il quale lo ha perseguitato per anni.

Origini di Attila Ambrus

Originario della Transilvania degli anni ’80, Attila è riuscito a fuggire clandestinamente in Ungheria, passando sotto un treno merci. La sua vita a Budapest inizia come portiere di una squadra di hockey, dove incontra Kata (Piroska Móga), la cui famiglia lo disprezza a causa della sua mancanza di prospettive lavorative. In cerca di una soluzione per ottenere un permesso lavorativo, si rivolge a un funzionario corrotto, ma i tentativi si rivelano infruttuosi. Questo lo porta infine a compiere rapine in banca senza ferire nessuno, guadagnandosi così il rispetto degli abitanti e un soprannome legato al whisky, poiché consumava bevande alcoliche prima di ogni colpo per placare la tensione.

Il contesto cinematografico

Il film è un’accurata rappresentazione d’azione e crimine, caratterizzato da un ritmo frenetico e da una estetica curata, capace di mescolare momenti divertenti a un’analisi satirica della transizione post-comunista in Ungheria. Il racconto non mancherà di colpire il pubblico locale, ma la sua ricezione a livello internazionale rimane incerta a causa di riferimenti culturali e contestuali specifici.

Chi è Attila Ambrus?

Attila Ambrus, nato il 6 ottobre 1967, è noto come “il rapinatore di whisky”. La sua notorietà risale agli anni ’90, periodo durante il quale ha realizzato una serie di rapine ben congegnate a Budapest mentre lavorava come portiere. Simbolo di una transizione sociale tumultuosa, Ambrus ha accumulato fama per le sue rapine da gentiluomo, venendo infine catturato e scontando circa 12 anni di prigione. La sua vita è stata immortalata nel libro Ballad of the Whiskey Robber di Julian Rubinstein.

Percorso di vita e carriera

Fin dalla giovane età, Ambrus ha avuto problemi con la giustizia, dedicandosi a piccoli furti. Espatriato dalla Romania nel 1988, ha vissuto un periodo di precarietà lavorativa e ha tentato di inserirsi nel mondo dell’hockey professionistico. La sua carriera di rapinatore è iniziata nel 1993, culminando in una serie di 27 colpi che hanno fruttato circa 100 milioni di fiorini (circa 500.000 dollari).

Il rapinatore di whisky

L’appellativo “rapinatore di whisky” deriva dalle sue abitudini di consumare alcol prima dei colpi. Ambrus, pur portando una pistola, non ha mai fatto del male a nessuno durante le sue rapine, ricevendo anche fiori da regalare alle cassiere. La sua cattura avvenne nel gennaio del 1999 e poco dopo, nel luglio dello stesso anno, riuscì a evadere in modo spettacolare. Ciò nonostante fu nuovamente arrestato a seguito di un’indagine che lo portò a scontare una condanna totale di 17 anni in un carcere di massima sicurezza, con un rilascio anticipato avvenuto nel 2012.

Tra i suoi complici si ricordano:

  • Károly Antal
  • Gábor Orbán

Successivamente alla detenzione, Ambrus si è dedicato alla ceramica e ha continuato a vivere nel suo Paese d’origine, la Romania.


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