Miyamoto e i suoi sogni da bambino che hanno ispirato grandi videogiochi

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Shigeru Miyamoto, rinomato designer di videogiochi di Nintendo, ha rivoluzionato il settore con le sue creazioni iconiche come Mario, Zelda, Pikmin e Donkey Kong. La sua influenza sulla storia dei videogiochi è incommensurabile, ma pochi sanno che, durante la crescita, aveva aspirazioni molto diverse rispetto al mondo digitale. Questo approfondimento analizza le passioni e i sogni giovanili di Miyamoto, evidenziando come tali interessi abbiano contribuito alla sua straordinaria carriera e alla creazione di personaggi memorabili.

miyamoto e i suoi sogni nel mondo della musica

la passione per la musica classica e il desiderio di dirigere orchestre

Nel corso di un’intervista rilasciata a Gamejin nel 1998, Miyamoto ha confessato di aver sviluppato un forte interesse per la musica classica sin dai tempi della scuola media. Ricorda di aver acquistato il suo primo disco proprio in quegli anni, sottolineando che ascoltare musica gli suscitava emozioni intense e positive. Il suo sogno era quello di diventare un direttore d’orchestra o un cantante corale. Questa passione si riflette anche nelle sue opere: ad esempio, nella sequenza introduttiva di Zelda: Wind Waker, Miyamoto suonò il mandolino, uno strumento che apprezzava profondamente.

il concerto virtuale all’E3 del 2006

Nel 2006, durante l’evento E3, Miyamoto ha avuto l’opportunità unica di vivere il suo sogno per un giorno. In apertura della presentazione di Wii Music, ha condotto una “sinfonia” virtuale eseguendo l’Overworld Theme di Zelda. Sebbene il titolo non abbia riscosso grande successo commerciale, questa esperienza ha dimostrato quanto Miyamoto fosse legato alla musica come forma d’arte capace di suscitare emozioni profonde.

altre aspirazioni giovanili e passioni

l’interesse per i pupazzi e i manga

Miyamoto aveva anche altri sogni: fin dall’infanzia desiderava diventare burattinaio. Racconta che voleva creare pupazzi artigianali ispirandosi allo show giapponese Hyokkori Hyotanjima. Successivamente, da adolescente, nutriva l’ambizione di diventare artista del manga. Questi interessi hanno influenzato la sua visione artistica e caratterizzazione dei personaggi nei giochi Nintendo.

come hanno influenzato questi sogni la creatività del designer

Sebbene non abbia mai lavorato direttamente come burattinaio o illustratore manga, Miyamoto ha sempre mostrato una particolare attenzione alla progettazione dei personaggi. La sua capacità di creare figure riconoscibili anche al di fuori del contesto videoludico deriva da queste passioni infantili per le arti visive e performative.

il punto d’incontro tra desiderio artistico e sviluppo dei giochi

come le passioni precoci hanno influito sui titoli Nintendo

Le aspirazioni musicali e artistiche hanno fornito a Miyamoto strumenti utili per comprendere il potere delle emozioni suscitate dalla musica e dall’immagine. Questo approccio si traduce in giochi capaci di coinvolgere emotivamente i giocatori grazie a colonne sonore memorabili ed elementi narrativi ben strutturati.

inizio della collaborazione con Nintendo

presentazione dei prototipi ai vertici aziendali

All’età di 24 anni, Miyamoto presentò alcuni suoi prototipi ludici ai vertici Nintendo dopo aver studiato design industriale. La svolta arrivò quando Hiroshi Yamauchi lo assunse come apprendista nel 1977 dopo aver visto le sue creazioni artistiche. Da quel momento iniziò la sua lunga collaborazione con l’azienda nipponica.

l’influenza del primo videogioco che lo has motivato a entrare nel settore

Miyamoto dichiarò che Space Invaders fu il gioco che lo spinse a considerare seriamente una carriera nei videogame. Nonostante avesse altri sogni nel cassetto, questa passione nacque da quell’esperienza; successivamente si dedicò anche alla creazione artistica attraverso i giocattoli prima dell’ingresso ufficiale in Nintendo.

Personalità coinvolte:

  • Hiroshi Yamauchi
  • Satoru Iwata (ex CEO)
  • Carlslock (YouTube)
  • Time Magazine
  • The New Yorker

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