Il videogioco preferito di steven spielberg e perché è così speciale

Il legame tra il celebre regista Steven Spielberg e l’universo dei videogiochi sta attirando sempre più attenzione, rivelando un interesse sorprendente per un settore spesso considerato distante dal mondo cinematografico. Questo articolo approfondisce la passione di Spielberg per i videogiochi, in particolare per la serie Call of Duty, e analizza le ragioni di questa affinità, collegandola anche ai suoi interessi storici e bellici. Verranno inoltre esplorati alcuni aspetti della sua carriera e le preferenze di gioco del regista.
steven spielberg e la passione per i videogiochi
un interesse inatteso ma coerente con il suo background
Nonostante sia principalmente riconosciuto come uno dei più grandi autori cinematografici, Steven Spielberg si dedica anche al gaming nel tempo libero. La sua predilezione si rivela sorprendente considerando che si pensa più a giochi di avventura o fantascientifici; invece, il regista mostra una predilezione per gli sparatutto in prima persona (FPS). Questa scelta appare naturale se si considera il suo forte interesse per i film storici e di guerra.
spielberg e la serie Call of Duty
il fan appassionato del gaming su pc
Durante un’intervista rilasciata a MinnMax, il figlio di Spielberg, Max, ha evidenziato come il padre nutra una vera passione per i videogiochi. In particolare, ha sottolineato che Call of Duty rappresenta la serie preferita del regista. Max lavora nel settore videoludico ed è autore di titoli come Lynked: Banner of the Spark, oltre ad aver collaborato con produzioni come Battlefield 1 e Assassin’s Creed: Unity.
Spielberg stesso ha confidato che predilige giocare utilizzando mouse e tastiera piuttosto che controller, mantenendo così una modalità di gioco tipicamente PC. Nonostante ciò, prende seriamente i consigli del figlio riguardo alle ultime novità nel genere FPS.
Sebbene non sia noto se abbia mai partecipato a sessioni multiplayer intense, è certo che spesso preferisce concentrarsi sulle campagne single-player, rispecchiando il suo interesse verso narrazioni storiche e drammatiche.
l’interesse di spielberg per la storia e i film bellici
perché il suo amore per le guerre storiche ha senso
Conosciuto principalmente per capolavori come Schindler’s List e Lincoln, Spielberg si distingue anche come regista di epici film sulla Seconda Guerra Mondiale. La sua predilezione verso tematiche storiche emerge chiaramente attraverso queste opere. È quindi naturale supporre che questa passione si rifletta anche nelle sue scelte videoludiche.
I giochi della serie Call of Duty, specialmente quelli ambientati nel contesto della Seconda Guerra Mondiale o altri conflitti storici (come Black Ops 6» durante l’Operazione Desert Storm del 1991), rappresentano un’estensione naturale delle sue inclinazioni narrative.
Sebbene siano noti soprattutto i suoi successi nel cinema d’avventura o fantascientifico, Spielberg ha diretto anche importanti opere sulla guerra come Saving Private Ryan. La sua familiarità con questo genere rende plausibile l’apprezzamento verso titoli videoludici che riproducono scenari bellici realisti o storicamente accurati.
Dalla sua conoscenza approfondita delle dinamiche belliche alla passione personale per le narrazioni storiche, lo stile di Spielberg trova un parallelo naturale nei contenuti della serieCall of Duty. La preferenza dichiarata del regista per le campagne single-player rispetto alle modalità multiplayer testimonia questa affinità con le atmosfere epiche e drammatiche dei giochi.
L’interesse di steven spielberg verso i videogiochi non appare semplicemente casuale ma coerente con la sua lunga esperienza narrativa sui temi della guerra e della storia umana.