Zombie comedy del 2007 con punteggio del 71% che segna un perfetto seguito di george a. romero

analisi di “Fido”: un film zombie che riflette i temi dell’anti-consumerismo e del controllo sociale
Nel panorama cinematografico dedicato ai film horror con tematiche sociali, il film del 2006 “Fido” si distingue come una commedia zombie poco valorizzata, ma ricca di significati. Diretto da Andrew Currie, questo lungometraggio canadese propone una visione alternativa rispetto alle classiche narrazioni apocalittiche, concentrandosi su un mondo in cui i sopravvissuti hanno già sconfitto l’epidemia e vivono in un ambiente apparentemente idilliaco. La pellicola si inserisce nel filone delle opere che criticano il consumismo e le dinamiche di potere delle grandi corporazioni.
ambientazione e trama principale
il contesto post-apocalittico e la tecnologia di controllo sui zombie
“Fido” si svolge in una società dove gli esseri umani hanno ormai vinto la guerra contro gli zombie, nota come Zombie Wars. Una compagnia chiamata ZomCom ha sviluppato collari capaci di controllare l’appetito dei non-morti per la carne umana, consentendo così di impiegarli come servi domestici o lavoratori. Questa tecnologia rappresenta un simbolo della manipolazione e della mercificazione della vita stessa.
la storia di Timmy e Fido
Il protagonista è un giovane ragazzo chiamato Timmy, che riceve in dono dalla famiglia un zombie interpretato dall’attore Billy Connolly. Il suo nome è Fido, richiamando il celebre cane Lassie. La narrazione segue le avventure tra il bambino e il suo fedele amico non-morto, fino a quando il collare malfunziona causando l’uccisione accidentale di una donna locale. Questo evento scatena il panico nel quartiere perfettino, evidenziando quanto sia fragile la facciata di perfezione sociale.
temi principali e riferimenti alle opere di Romero
critica al consumismo e al capitalismo selvaggio
“Fido” si configura come una parabola sull’antagonismo tra società consumistica e valori etici. Come nei capolavori di George A. Romero — ad esempio “Dawn of the Dead”, ambientato in un centro commerciale — anche questa pellicola mette sotto accusa come i sistemi economici esercitino un controllo totale sulla vita degli individui. In “Fido”, questa dinamica si manifesta attraverso la gestione autoritaria della ZomCom, che decide chi può vivere o morire per interesse economico.
ricerca di una società utopica illusoria
L’ambientazione ispirata a “Pleasantville” permette alla pellicola di mostrare un mondo apparentemente perfetto ma profondamente ipocrita e corrotto. La commedia non ha toni troppo slapstick, preferendo invece uno stile più intelligente che invita a riflettere sulle ingiustizie sociali.
rilevanza culturale e confronto con altri film zombie
“Fido” tra i film sottovalutati degli anni 2000
Sebbene spesso oscurato da titoli più noti come “Shaun of the Dead”, “Fido” rappresenta uno dei lavori più interessanti del genere horror-comedy degli anni 2000. La sua capacità di affrontare temi complessi senza perdere il tono umoristico lo rende unico nel suo genere.
“Fido” rispetto a “Shaun of the Dead”
Mentre “Shaun of the Dead” viene riconosciuto universalmente come uno dei migliori esempi di commedia zombesca — grazie all’ironia brillante e alla satira sociale — anche “Fido” merita attenzione per aver puntato su una narrazione diversa: quella del mondo dopo l’apocalisse, con uno sguardo critico verso le dinamiche socio-economiche.
- Billy Connolly
- Carrie-Anne Moss
- Dylan Baker
- Tim Blake Nelson
- Kesun Loder (Timmy Robinson)