Grandi film gay: le parole controverse di luca Guadagnino
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Il regista Luca Guadagnino, in vista dell’uscita del suo nuovo film Queer, ha condiviso le sue riflessioni sui capolavori cinematografici che lo hanno maggiormente ispirato. Durante un’intervista nel format Video Club del canale francese Konbini, il regista ha discusso della sua concezione di cinema e della controversa etichetta di “cinema gay”.
luca guadagnino e la sua visione del cinema
Guadagnino ha affermato che «Tutti i grandi film sono gay». Questa dichiarazione ha suscitato interesse e dibattito tra gli appassionati di cinema. Il format prevede una passeggiata in una videoteca, dove il regista sceglie titoli significativi per lui, commentandoli con aneddoti personali.
I capolavori citati da Guadagnino
Durante l’intervista, il regista ha menzionato opere fondamentali come:
- La grande illusione di Jean Renoir
- American Psycho di Mary Harron
- Il conformista di Bernardo Bertolucci
- Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles, diretto da Chantal Akerman
il dibattito sulle etichette nel cinema
L’intervistatore ha sollevato la questione delle etichette cinematografiche e se queste possano risultare limitanti. Guadagnino ha risposto affermando che non esiste un grande film privo di elementi queer: «Non esiste un grande film che non sia gay». Ha chiarito che il termine “queer” deve essere interpretato in modo più ampio rispetto al significato attuale.
a proposito di queer
A conferma della sua posizione sul tema, Guadagnino ha parlato del suo ultimo lavoro Queer, dove i protagonisti sono:
- Daniel Craig, nel ruolo di Lee, un fuggitivo da New Orleans;
- Drew Starkey, nei panni di Eugene Allerton, giovane militare in congedo.
L’uscita del film è prevista per il 17 aprile 2025 .